Visto che la struttura tra la proposta di classificazione ippodromi attuale e quella pubblicata nel 2016 si basano ambedue sul modello multiparametrico AHP è possibile fare dei raffronti e vedere eventuali miglioramenti, peggioramenti, sviste o dimenticanze.
Nel 2016 i criteri principali erano 3:
- Impiantistica ippodromo peso 45%
- Impiantistica servizi di allenamento peso 30%
- Attrattività peso 25%
Nella VISION del 2024 abbiamo 4 criteri:
- Impianti, Strutture e Servizi destinate alle corse / peso 45%
- Impianti Strutture e Servizi destinati al pubblico ed ai proprietari/ peso 28%
- Impianti Strutture e Servizi destinati all’allenamento / peso 14%
- Capacità gestionale ed attrattività degli impianti, strutture e servizi/ peso 13%
In questo primo raffronto appare evidente un innalzamento del peso dell’ impiantistica per le corse suddivisa in due voci che diventa parte preponderante sulla valutazione mentre vengono diminuiti i “pesi” degli impianti di allenamento e dell’ attrattività quasi del 50% ciascuna.
Buffo è la marginalizzazzione della valutazione della redditività valutata con le medie delle scommesse interne ed esterne che da un “peso” del 15% passa all’ 1,5%.
Eppure è da questo parametro che dovrebbero arrivare le risorse per il comparto!
Inquietante, invece , è il dato che il “ peso” di alcuni parametri sarà valutato solo a partire dal 2026 anno in cui nessuno sa in che stato sarà l’ ippica, ma quanto ammonta il “ peso sospeso” che non rientra nell’ immediato? Circa il 35% dato per nulla marginale.
Altre amenità varie proseguiranno.
Per adesso come nei Cineforum di vecchia generazione : si apre il dibattito.
REDANDBLACK
La morte non è
una luce che si spegne.
E’ mettere fuori la lampada
perché è arrivata l’alba