Chiariamo subito che non è un insulto ma è quanto scritto nel parere del Consiglio di Stato che stabilisce che il contratto che si istaura tra MASAF e Ippodromi NON è sinallagmatico.
Per la Treccani: sinallagmàtico agg. In diritto, contratto s., quello a prestazioni corrispettive.
Quindi i soldi pubblici che vengono distribuiti agli ippodromi sono totalmente svincolati alle prestazioni che questi forniscono all’ ippica.
Quindi nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una curiosa pantomima per stabilire dei criteri ,notate bene non PRESTAZIONI, che possano distribuire i soldi nella maniera desiderata.
Quindi i normali parametri che il buon senso vorrebbe che fossero applicati come ad esempio :
- La qualità dei servizi dati agli operatori
- La qualità dei servizi resi al pubblico
- Un miglioramento delle strutture
- Una parvenza di redditività delle corse
Non possono essere prese in considerazione!
Purtroppo fino a quando i soldi saranno distribuiti dal MASAF varrà l’ applicazione del parere del Consiglio di Stato quindi avremo una SOVVENZIONE la cui definizione è:
Contributo finanziario concesso a fondo perduto a individui, enti e organizzazioni varie per assicurare lo svolgimento e il proseguimento della loro attività.
Quindi i soldi sono dati per far sopravvivere gli Ippodromi di conseguenza l’ assenza di un rapporto qualità/remunerazione e la certezza di ricevere i soldi a prescindere ha generato quello che è sotto gli occhi di tutti:
- Chiusure e cambi di data per favorire concerti a scapito delle corse
- Modifiche unilaterali, sempre purtroppo consentite dal MASAF in modo acritico, di date e dotazioni delle corse
- Servizi scadenti o assenti dati agli operatori
La nuova DIREZIONE IPPICA avrà la forza di spezzare il meccanismo di distribuzione di soldi pubblici a prescindere imponendo un criterio di valutazione delle sovvenzioni date negli ultimi 5 anni (oltre 200M di euro) e tagliare quelle realtà che a nulla servono per l’ ippica italiana ma esistono solo per ricevere soldi utili alla loro sopravvivenza?
La fine dell’ anno si avvicina e ci aspettiamo un vento nuovo per il 2024.
REDANDBLACK