Diciamoci la verità, noi ippici non siamo al passo con i tempi.
Non siamo in grado di riconoscere le sottili abilità della burocrazia e le raffinatezze della politica .
Siamo gente semplice che si ferma alle cifre, ai dati di fatto e a cose concrete.
Quindi è colpa nostra se a fronte dell’ ennesimo decreto che autorizza l’ “Estensione della durata della fase provvisoria e sperimentale di commercializzazione delle immagini delle corse italiane a società che raccolgono scommesse fuori del territorio nazionale, di cui al decreto direttoriale n. 33612 del 25 gennaio 2022”
Dove leggiamo:
- anche in vista di un considerevole volume di introiti per la filiera ippica, con effetti benefici per l’erario e per l’intero comparto ippico
- Rilevata l’opportunità, in virtù dei primi risultati e dei potenziali ricavi attesi dalla commercializzazione delle corse italiane all’estero
- con l’obiettivo di consolidare il modello distributivo e garantire la necessaria copertura agli investimenti ed ai costi sostenuti dalle società di corse, attraverso i rispettivi distributori, per la gestione degli accordi internazionali;
- costituisce anche una fonte di ricavo per il settore ippico che risente di una crisi derivante da un progressivo calo di gettito erariale legato al calo della raccolta delle scommesse nazionali;
comprendiamo solo che:
- dopo due anni nessuno ha visto una cifra in merito agli introiti per l’ ippica
- bisogna continuare per coprire i costi degli ippodromi
- esistono potenziali ricavi ma nessuno ha visto un euro
ma lo ribadiamo è colpa nostra non certo dei vertici ,politici e tecnici, del MASAF che sanno ma non ci dicono perché appunto ci ritengono alla loro altezza intellettuale.
Alle massime altezze intellettuali dei vertici politici e tecnici MASAF sono arrivati anche alcuni presidenti di Associazione che a fronte del dato di fatto tutti gli emendamenti ippici sono stati bocciati avvisano i comuni ippici incolti che non è una bocciatura ma :
“Innanzitutto stralcio non significa annullamento, ma un rimando ad un secondo momento, ed inoltre quanto accaduto fa parte di un normale processo di congruità ed inerenza della stessa”
Quindi tranquilli perché:
che la riunione dedicata a tali argomenti non era deputata ad affrontare la tematica ippica, che al contrario verrà invece riconsiderata a stretto giro di consultazione. A breve infatti i temi degli emendamenti saranno riproposti e discussi
quindi i Relatori e i vari senatori che hanno scritto gli emendamenti non sapevano che era il momento sbagliato!
Quindi viva l’ inerenza, viva la sussistenza viva la credenza !
REDANDBLACK
La morte non è
una luce che si spegne.
E’ mettere fuori la lampada
perché è arrivata l’alba