Ieri abbiamo dimostrato che esiste un “piano economico di sostenibilità e sviluppo (anni 2018-2022)” presentato al MEF ad invarianza zero per le casse dello Stato, anzi addirittura a varianza positiva per l’ ippica e per l’ erario che la I Ragioneria di Stato approvò in quanto rispose “Pertanto, si restituisce la relazione tecnica positivamente verificata”.
Premesso che il totalizzatore non è un mostro, ma un semplice metodo e modello matematico che totalizza somme parziali, mediante cicli definiti, ottenute tramite una variabile chiamata “prelievo”, la sua esclusiva funzione è quella di gestire il “movimento” e non la “quantità” del denaro, quest’ultima prerogativa della quota fissa.
Nel procedere alla rivisitazione e rimodulazione delle scommesse ippiche al totalizzatore si deve necessariamente far leva su meccanismi che definiamo “rigioco” e “innovazione tecnica e matematica”.
La modifica del sistema delle scommesse ippiche è stata da più parti sollecitata ed è, oggi, ineludibile: troppe risorse economiche vengono disperse su scommesse senza più nessuna attrattiva (attuali Quarté e Quinté); le giocate su vincente e piazzato sono penalizzate da prelievi onerosi; la scommessa Tris è stata inflazionata e resa poco appetibile.
Dal punto di vista formale attualmente è ancora in vigore la 169/98 che regola le scommesse ippiche e ciò che da esse deriva quindi il ministero di riferimento non è il Mef ma bensì il MASAF che dovrà pertanto presentare una proposta basata su :
- Riordino completo e in alcuni casi completamente innovativo della disciplina scommesse ippiche al totalizzatore;
- Previsione, in tutte le sue applicazioni, di un pay-out modulare( somma destinata al pagamento delle vincite) non inferiore al 74%;
- Revisione di tutte le disposizioni e modalità di gioco che regolano le scommesse ippiche al totalizzatore, tali da rendere competitivo il prodotto ippico rispetto agli altri giochi e creare le condizioni per la necessaria crescita della raccolta delle scommesse ippiche
- Porre le basi per riportare il gettito generato dalle scommesse ippiche a costituire la principale base finanziaria di sostegno alla filiera ippica nella sua interezza ;
- Porre le basi per una riduzione delle aliquote destinate all’erario a fronte di un sostanziale aumento della raccolta. (per avere un aumento della quota destinata al sistema ippico)
Sottolineiamo che i concessionari e/o le agenzie ippiche, il 5 di ogni mese rendicontano economicamente l’introito delle scommesse, trattenendo il loro aggio e versando (non tutti) la differenza all’erario. Il 5 del mese quindi, tutti i concessionari e/o agenzie hanno incassato il saldo presentato al 30 del mese precedente, mentre è notorio le vere componenti produttive del sistema ippico (allevatori, proprietari, allenatori, fantini, ecc.) ricevano i soldi a 120-150gg.
REDANDBLACK con il cugino BLACKANDBLUE