Dom. Dic 22nd, 2024

Quando si parla di intervenire sui meccanismi di finanziamento di un comparto molto importante come lì ippica bisognerebbe farlo sempre con dati certi e con dei numeri a caso.

Che la scommessa ippica a prescindere dalla modalità utilizzata, quota fissa o totalizzatore, si trova ad essere fortemente penalizzata nel mercato dei giochi in quanto ha una sovrastruttura da finanziare, a differenza di tutte le altre tipologie di scommesse, è un dato di fatto ineludibile a legislazione vigente.

L’ ultimo momento in cui il MEF è intervenuto a considerare un “piano industriale” di finanziamento dell’ ippica è avvenuto nel corso dell’ approvazione del cosiddetto “Collegato Agricolo” (AS 1328 b)

Nello specifico la valutazione della sostenibilità economica del comparto in caso di una riforma globale del settore chiedendo lumi sul mantenimento dei livelli di gettito:

A seguito di queste richieste il Ministero predispose un “piano industriale” basato sulla riforma delle scommesse ippiche a totalizzatore che illustravano la sostenibilità del comparto.

Il piano, presente ancora negli archivi del Ministero, soddisfece totalmente il MEF che infatti rispose:

Per quanto riguardava la riforma della “quota fissa” essendo un finanziamento marginale per l’ ippica non fu ritenuto importante dal MEF che si preoccupò solo di attivare la cosiddetta “clausola di salvaguardia”  che consiste di recuperare sugli interessati l’ eventuale calo di risorse dovute all’ erario.

Quindi ad oggi esiste un piano industriale approvato dal MEF per il totalizzatore ma nulla esiste per la quota fissa e nulla è mai stato fornito dai concessionari.

I Concessionari si fanno forza sull’ incremento delle scommesse sportive avvenuto dopo l’ introduzione della tassa sul margine ma si dimenticano di un fatto essenziale cioè che tale incremento è avvenuto ANCHE per la regolarizzazione dei CTD esteri che numeri alla mano ha di fatto aumentato in modo significativo la raccolta ufficiale delle scommesse ippiche.

Ora di fatto possiamo valutare che le scommesse sportive hanno quasi triplicato la raccolta per il cambio di tassazione.

Cosa succederebbe per l’ ippica con questi numeri?

Attraverso il Totalizzatore arrivare ad una raccolta di 500M comporterebbe un introito per l’ ippica 90M e un notevole calo per i concessionari.

Vedremo mai un piano industriale da parte dei concessionari che garantisca la sopravvivenza del comparto e non il loro arricchimento?

REDANDBLACK con il cugino BLACKANDBLUE

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