Il famoso detto esemplifica il tentativo di parteggiare per ambo le parti contendenti barcamenandosi al fine di risultare vincitore indipendentemente dall’ esito della contesa.
Il MASAF ci sta provando ma ad oggi è rimasto a metà dell’ opera per quando riguarda il caso dei “BOX”.
Ha dato, inequivocabilmente, un colpo alla BOTTE quando ha esplicitamente detto che per pagare qualcosa deve esserci l’ accettazione da ambo le parti di un accordo sottoscritto.
Quindi quando questo avverrà ,se avverrà, solo da lì in avanti sarà legittimo chiedere soldi in cambio di prestazioni ben specificate.
Manca però il colpo al CERCHIO.
Questo colpo poi dovrebbe essere antecedente al colpo alla BOTTE come ben recita la massima.
Infatti nella risposta del MASAF non c’è traccia di spiegazione dei motivi che inducono il MASAF ad erogare 37,5€ per ogni cavallo partente.
Analizziamo che cosa comprende la voce “ORGANIZZAZIONE CORSE”.
Tre sono le componenti:
- Numero dei gran premi e corse di gruppo
- Volume delle scommesse raccolte dalla rete di vendita sulle corse nel singolo ippodromo
- Cavalli partenti
La prima voce è molto chiara in quanto l’ organizzazione di questi eventi comporta uno costo aggiuntivo rispetto alle corse normali che in molti casi sono declinati anche attraverso appositi disciplinari di corse.
Pure la seconda voce è chiara e legata alla capacità dell’ ippodromo a fornire corse interessanti per lo scommettitore.
La terza rimane misteriosa e non specificata:
La manutenzione dell’ impianto è già ricompresa in altra voce, come pure il segnale televisivo e ambedue a queste voci corrispondono un diversità di remunerazione in funzione della qualità del servizio dato dall’ ippodromo.
Anche i veterinari e i funzionari che sovraintendono al regolare svolgersi delle corse sono pagati dal MASAF.
La terza voce quindi rimane oscura non essendo specificato alcunché che indichi a quali servizi si riferisca e parte dal presupposto , smentito dai fatti e dalle testimonianze di ogni operatore ippico che tutti gli ippodromi forniscano un “servizio” identico.
Quindi sarebbe opportuno che il MASAF si armi dell’ apposito strumento (qualunque esso sia) per metter nero su bianco cosa comprendano questi fatidici 37,5€ a partente e quali siano i requisiti minimi o massimi a cui gli ippodromi di devono adeguare.
Stabilito cosa è “COMPRESO NEL PREZZO” si potranno stendere i contratti che prevedano le eventuali integrazioni o upgrading dei servizi di base.
quindi si cominci dal chiarire cosa già è pagato e se tale remunerazione sia attinente ai servizi POI si inizi a discutere sul resto.
REDANDBLACK