Una delle maggiori critiche che viene portata ai fautori dello sciopero è che la sospensione delle corse porterebbe alla “disaffezione “ degli ormai sparuti scommettitori ippici e lo spostamento verso altri giochi ma è un teoria totalmente destituita da ogni logica.
Infatti a seguito dell’ analisi dei numeri delle scommesse ippiche negli anni:
risulta evidente che negli anni con i maggiori scioperi (2008 e 2012) non si sono registrati tracolli o spostamenti verso altre forme men che meno lo sport.
Una cosa balza all’ occhio però è che fino al 2007 l’ ippica regge.
Il declino parte dal 2008,unico anno sicuramente influenzato dai cambiamenti delle scommesse sportive.
Poi è un costante declino inarrestabile fino ai giorni nostri.
Ma quale è il comune denominatore tra l’ ippica prima e dopo il 2008?
Ebbene si: la COMPETENZA IPPICA.
Fino al 2007 al timone di UNIRE si sono avvicendati ippici più o meno brillanti sia come PRESIDENTI,CDA COMMISSARI che hanno anche retto l’ urto di intromissioni devastati come Panzironi.
Dal 2007 in avanti è stato un susseguirsi di PRESIDENTI,CDA o COMMISSARI pescati tra ex PREFETTI,DIRIGENTI MINISTERIALI, ALTI MAGISTRATI IN PENSIONE uniti da due principi cardini: INCOMPETENZA IPPICA e NOMINA strettamente politica.
La giusta conclusione di questo piano inclinato si è avuta con l’ approdo all’ interno del Ministero che ha di fatto reso ineliminabili i due principi cardine: INCOMPETENZA e ABBRACCIO alla politica.
Il dramma vero è che in tutti quegli anni uno sparuto ma aggressivo manipolo di ippici ha dato la copertura a questo disegno perverso.
Dal 2008 in avanti si sono avallate scelte tecniche assurde, tagli a casaccio e disinteresse totale alle scommesse e alle manovre per far “uccidere “ il totalizzatore in favore della quota fissa.
In questo percorso al declino si incontrano talvolta persone capaci e di buona volontà ma nulla sta cambiando nello schema portante, la COMPETENZA ippica viene lasciata ai margini e nell’ ombra.
REDANDBLACK