Ven. Nov 22nd, 2024

Uno strano dibattito su come reagire al tragico stato dell’ ippica italiana si sta sviluppando tra gli ippici riassunte in tre posizioni di pensiero:

  1. chi ritiene che solo un intervento legislativo del Parlamento possa salvare l’ ippica
  2. chi invita ad avere fiducia nel nuovo corso Ministeriale
  3. chi vorrebbe protestare attraverso uno sciopero

Chiariamo subito che non esiste un partito politico che ha fatto qualcosa per l’ ippica negli ultimi 10 anni.

PD,5Stelle,Lega,FdI,Forza Italia direttamente con Ministri o sottosegretari o indirettamente con capi dipartimento o direttori generali marcati politicamente  hanno di fatto snobbato gli ippici favorendo chi aveva interesse a smontare il controllo tecnico del comparto affidandolo nelle mani incompetenti del Ministero.

Tante chiacchere, promesse ma nessun fatto concreto!

punto 1

il Parlamento negli ultimi 10 anni ha portato a termine il suo lavoro con l’ approvazione di ben due leggi, Delega Fiscale e Collegato Agricolo, che portavano alla riforma dell’ ippica e alla fuoriuscita dal ministero.

Due leggi approvate ma mai applicate perché i governi, di ogni colore politico, hanno disatteso la volontà parlamentare impedendone l’ entrata in vigore.

Perché? Forse perché a qualcuno cui la situazione attuale procura vantaggi, stando nell’ ombra ha la forza di bloccare tutto? Qualche ingenuo pensa che questa forza nei prossimi due anni sparisca per effetto di una qualsiasi legge?  Dal testo della Delega Fiscale e del Collegato Agricolo l’ unico comma che ha trovato applicazione è quello sulla tassa sul margine che ha prodotto utili ai Concessionari e danno all’ ippica.

Punto 2

Per anni i corridoi di via XX settembre sono stati calpestati da chi condivideva “ la qualunque “ con gli uffici ministeriali capofila di questo approccio i Cavalieri e l’ Anact, i danni per gli ippici sono stati enormi : cali di entrate ,tagli , ostacolo ad ogni cambiamento.

Questi soggetti proclamavano il bene comune ma portavano avanti interessi soggettivi e di parte a discapito appunto del bene comune.

Il ministero allungava qualcosa (Task Force, Comitati tecnici, Consulte) salvo poi scoprire che servivano ad gratificare gli amici più che ad aiutare il comparto.

Deve essere riproposto questa schema che pretende fiducia cieca aspettando che arrivi GODOT? Ad oggi qualsiasi Classificazione o programmazione si muove su schemi che cambiano in superficie ma non nel profondo causando dunque danni al comparto.

Realmente qualcuno pensa che la colpa dell’ immobilismo ministeriale in passato sia da ascrivere all’ inefficienza del dott. Abate o dell’ dott. Gerini? E che ora sia bastato cambiare una targa dell’ ufficio e cambiare Dirigente (persona sicuramente capace e di buona volontà) perché tutto venga risolto?

Punto 3

Solo chi protesta può fare sentire la sua voce , non solo ma fa venire allo scoperto chi invece non vuole protestare e quindi condivide questo modo di fare l’ ippica.

Sospendere le corse avvantaggia il Ministero e non scalfisce la politica? E’ vero.

Quindi stare zitti ? Assolutamente no!

Discutiamo quindi non se protestare ma su quale forma di protesta sia la migliore, quella forma  che colpisca la politica la dove è maggiormente sensibile : l’ immagine che tutto vada bene.

Per concludere una preghiera, che almeno gli ippici smettano di scrivere che i soldi arrivano dalle tasse degli Italiani, è una balla clamorosa,  i soldi per l’ ippica arrivano per la legge Zaia, il fondo che viene alimentato dai prelievi su giochi, slot, scommesse virtuali e non, il tutto in “riconoscimento” che tutto il sistema attuale che vale circa 10 miliardi di entrate per lo stato è stato possibile farlo partire dalla rete ippica di scommesse e della tris.

Ad oggi quindi viene dato all’ ippica lo 0,8%. pretendere qualche decimale in più per il montepremi è un eresia?

REDANDBLACK

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