Correva l’ inizio dell’ anno 2022 e su iniziativa di un appassionato Ippico con la I maiuscola, dott. Marcello Lazzeri, si teneva a Pisa un convegno per dare un senso all’ aspettativa del comparto per il futuro con la chimera della riforma radicale del settore.
I vari interventi stigmatizzavano le catastrofiche scelte per sovvenzionare gli ippodromi, la catastrofe dei numeri che ribadivano il fallimento della permanenza del settore all’ interno del Ministero, la necessità di porre il tema dell’ incremento delle risorse attraverso calendari e scommesse basate sull’ analisi dei dati, l’ accorata richiesta alla politica, non agli ippici, di intervenire presto e bene.
Ora a due a quasi due anni di distanza, con il quadro politico completamente cambiato, di fatto nessun futuro si vede ma anzi ritorna il passato.
Un luogo dove far ratificare le decisioni già prese (TASK FORCE/CONSULTA), mischiare la carte dei parametri delle sovvenzioni senza nulla di nuovo, nemmeno un piccolo pensiero per almeno iniziare a incrementare le entrate.
Nessuno si aspettava dei risultati eclatanti ma un nuovo approccio quello si invece no, è questa la delusione.
Il 2023 doveva essere l’ anno di studio e il 2024 l’ anno della nuova via, ora tutto è stato posticipato di un anno al 2025 ………forse.
REDANDBLACK