Primo indizio le votazioni per la Consulta, dove sono rimasti ignoti il numero degli aventi diritto al voto, il numero dei votanti e i voti ricevuti dagli eletti e per non far mancare nulla, a molti non è stato permesso votare non avendo ricevuto il collegamento necessario per esprimere la propria opinione.
Secondo indizio la nomina della commissione Tecnica dove non tutte le Associazioni, alla faccia del regolamento, sono state invitate ad esprimere la preferenza.
La prova è l’ allergia del MASAF a fare procedure trasparenti, il dubbio è se anche il vertice è a conoscenza di questa allergia ai controlli da parte degli uffici.
Aspettiamo fiduciosi che ci sia una reazione a questi comportamenti, dimostrando nei fatti la voglia di cambiamento.
In caso contrario l’ unico cambiamento sarà il cambio del tappeto sotto cui nascondere tutte le magagne come è stato fatto finora.
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