Ven. Nov 22nd, 2024

Leggiamo con interesse quanto scritto da VIERI BERTI su EQUOS ieri:

Ancora più concreto Remo Chiodi: “  Mi dicono che nel mondo non esiste un sistema ippico gestito da un ministero, ed è vero; oggi, però, al settore mancano le risorse finanziarie per potersi sostenere e i proventi delle scommesse non sono sufficienti. Ma si va comunque in quella direzione».

Contenti di aver convinto il Direttore dell’ unicità italiana di Ippica Ministeriale, rimaniamo perplessi sulla motivazione che renderebbe tale situazione come la SOLUZIONE del problema delle risorse.

L’ Ippica viene inglobata dall’ allora MIPAF alla fine del 2012 e allora le scommesse ammontavano a circa 1000M  che ,visto il notevole apporto del TOTALIZZATORE apportavano al comparto 150M che sommati a quanto devoluto per la legge ZAIA (circa 100M) si arrivava alla cifra ,ad oggi invidiabile di 250M.

Quindi era un’ ippica ,ridotta come dimensioni rispetto al passato ma sostenibile senza un euro di risorse al di fuori dei proventi di giochi e scommesse.

Dopo la cura MINISTERIALE, ad oggi le scommesse arrivano  600M di cui circa 500 a quota fissa che ha portato la quota di spettanza dell’ ippica a non più di 60M.

Visto che la quota parte arrivata dalla legge ZAIA  è di circa 90M arriviamo a 150M circa.

Come i numeri impietosamente indicano è facile scoprire il colpevole!

La CAUSA è la gestione ministeriale che si è disinteressata , per volontà o per incompetenza, di difendere gli incassi ippici appiattendosi alle richieste degli assuntori di gioco che di fatto chiedevano l’ abolizione del totalizzatore a favore della quota fissa.

Il trend è apparso evidente nella tavola rotonda sulle scommesse svoltosi in fiera!

Quindi caro Direttore non è l’ ippica a non avere risorse ma è il MINISTERO ad aver ridotto le entrate ippiche all’ osso.

Capiterà come per l’ antidoping dove davanti ad evidenti responsabilità si fa finta di nulle e si rimanda al futuro invitando a dimenticare il passato?

Siamo sempre fiduciosi di un cambio di passo, ma purtroppo il primo passo dovrà essere l’ abbandono del MINISTERO……..e questo i ministeriali non lo permetteranno mai!

REDANDBLACK

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