Mer. Ott 30th, 2024

L’ articolo che ha segnalato  l’ alto numero di assolti  nei procedimenti doping  del MASAF ha sollevato un ondata di indignazione.

Facciamo chiarezza.

Il diritto alla difesa è un DIRITTO costituzionale quindi non è una concessione del regolamento ma è normato  addirittura dalla nostra Costituzione.

È DOVERE delle Commissioni Disciplina applicare in modo chiaro e preciso quanto è scritto nei regolamenti delle corse.

Ora come in tutti i “gialli” che i rispettano cerchiamo il colpevole di questo danno di immagine e di credibilità del sistema ippico.

I commi incriminati dell’ art.10  del regolamento recitano:

Il laboratorio individuato per la seconda analisi stabilisce la data di esecuzione della stessa e le modalità di partecipazione dei soggetti autorizzati ad assistere.

Il termine fissato viene comunicato dall’Amministrazione al proprietario, all’allenatore ed alla persona appositamente delegata con un preavviso di almeno tre giorni liberi.

Come si vede il tutto è scritto in un Italiano comprensibile e chiaro.

Dunque , i tesserati hanno sempre comunicato il nominativo del loro delegato, con allegato documento identità e mail di contatto , come loro diritto ad essere difesi da persona di loro fiducia.

Le commissioni hanno fatto il loro lavoro di controllo sulla corretta applicazione del regolamento e dove non hanno riscontrato la presenza della comunicazione dell’ amministrazione a tutti gli interessati hanno ritenuto leso il diritto alla difesa.

Questo orientamento non è sporadico ma è stato confermato  in modo univoco fino dal 2021 dalle Commissioni Disciplina (primo grado e appello) anche quando è stata mutata la composizione delle stesse.

A maggior chiarezza riportiamo che l’  ufficio PQAI6 a cui afferisce l’ antidoping a una precisa domanda delle Commissioni (riferimento prot. Int.0117290) ha ribadito che non era nei suoi compiti inviare una comunicazione al delegato nominato per le analisi del campione B.

Solo alla fine di giugno 2023 ,quindi dopo circa due anni, la PQAI6 ha iniziato ad inviare la mail al delegato come è scritto nel regolamento.

Non era difficile.

Riassumendo il COLPEVOLE non è il tesserato che esercita un suo diritto, non è la Commissione che applica il regolamento ma l’ UFFICIO dell’ Amministrazione che ha OMESSO per un periodo lunghissimo di fare quanto era suo  OBBLIGO!

Quindi come nella migliore tradizione giallistica alla fine si trova il COLPEVOLE!

Invitiamo le Associazioni animaliste così sollecite a scagliarsi contro i tesserati e le commissioni a chiedere le dimissioni dei responsabili ma dubitiamo accada.

Cosa succederà adesso?

Nulla.

“Tutto va bene madama la marchesa” recitava una canzone francese cantava Nunzio Filogamo  e così sarà  la colpa sarà addossata al vecchio regolamento ormai rottamato e tutti rimarranno al loro posto.

Quanto segnalato è solo la punta di un iceberg che ha ben altre dimensioni e implicazioni tra incompatibilità, incompetenze e superficialità  ma del resto il neo Direttore è preso dal leopardiano  studio “matto e disperato” e si vede che questi argomenti non rientrano nelle sue priorità.

REDANDBLACK

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