Mer. Ott 30th, 2024

Abbiamo appreso dai social che il nuovo Direttore Generale sta studiando presumiamo nel solco del leopardiano “studio matto e disperatissimo”.

La cosa che ci perplime è come possa avere una idea chiara della situazione dell’ ippica italiana.

Sicuramente di consigliori più o meno interessati ne avrà l’ anticamera piena ma come dovrebbe succedere in una qualsivoglia struttura seria ( Ministero, ente, associazione o impresa ) il primo passo è farsi consegnare lo studio che inquadra il momento economico e tecnico del settore di interesse.

Infatti in tutti i paesi ippicamente , se non evoluti ma anche solo normali, ogni anno o al massimo ogni due anni vengono redatti dai Centri Studi degli enti ippici o commissionati a società di rilievo internazionale o da organismi parlamentari,  la disamina economica e tecnica dell’ ippica della nazione con i suggerimenti sulle dinamiche future.

Il tutto sembra ovvio.

Ebbene in Italia l’ ultima fotografia dei dati ippici affrontata in modo scientifico è stata redatta dall’ ufficio statistiche della defunta UNIRE e reca la data del 2011.

Dopo di allora nulla è stato più prodotto se non alcuni dati isolati e dettati per motivi di parte, come se tutti al pari degli  struzzi si ritenessero al sicuro con la testa nel terreno.

Invitiamo il neo Direttore, che per il suo percorso formativo  ben comprende il valore dei numeri a reperire l’ annuario 2011 e chiedere al servizio statistico del MASAF (che presumiamo esista) di redigere la esatta copia con i dati dell’ ippica 2023 con alcuni excursus anche negli anni intermedi.

In ogni caso se non l’ha già fatto consigliamo, come già scritto dall’ on. Ercole,  la lettura degli atti del CONVEGNO DI PISA 2022 (organizzato dal dott.Lazzeri)  reperibile al MASAF o presso la Presidenza del Consiglio a cui sono state consegnate copie.

Perché  come diceva TUCIDIDE :”bisogna conoscere il passato per capire il presente e organizzare il futuro”.

REDANDBLACK

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