Il Parlamento , come ha già fatto in passato, tenta disperatamente di sollevare l’ ippica dal baratro attuale proponendo emendamenti i disegni di legge per la riforma ippica.
L’ ultimo in ordine di tempo è l’ emendamento che chiede un sostegno all’ allevamento dei cavalli sportivi equiparandolo all’ attività agricola così da ottenere benefici fiscali.
Certo l’ emendamento chiede il riconoscimento per solo tre anni e collega l’ applicazione definitiva ad un evento che è paragonabile ad una eventuale corsa tra unicorni: il riordino complessivo del settore ippico.
Come si dice “piuttosto che niente è meglio piuttosto”.
Anche il MASAF ha operato una grande novità, sul sito è apparsa la casella della DIREZIONE GENERALE DELL’ IPPICA.
Certo ad oggi la sola novità è che gli uffici ippici sono passati dalla denominazione PQAI6-PQAI7-PQAI8 a IPPICA1 -IPPICA2-IPPICA3.
Dunque siamo arrivati all’ 1,2,3 che ci richiama alla mente un famoso programma di scenette comiche condotte da VIANELLO e TOGNAZZI quando la televisione era ancora in bianco e nero. Sta di fatto che tutta l’ ippica non ha voglia di ridere, anzi…………..
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